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GEREMIA 7: 18 e 44: 17

 

Dante Alighieri nel 1316 conosceva l’attributo a Maria:

Indi rimaser lì nel mio cospetto, 
Regina coeli’ cantando sì dolce, 
che mai da me non si partì ‘l diletto
Paradiso, c. XXIII, vv. 127-129 

 

 La Chiesa sposa di Cristo pura non è da pregare o adorare (Apc 12).

Nemmeno da perseguitare e torturare!

C'é da imitare il vero, il bello, il ben!

 Caduta, caduta è Babilonia

 Iperdulia! Non è solo venerazione ma è una adorazione!

Il pontefice Francesco I  nel 2023 dice: Preghiamo Maria!

 

 

Sandro Botticelli, Madonna del Magnificat (particolare) 1483 ca, Galleria degli Uffizi, Firenze

Maria, Regina del Cielo, 1485-1500 circa. · Master of The Legend of St. Lucy

Maria: I dogma 1. “Madre di Dio” - Concilio di Efeso (431) - (per sostenere la divinità di Gesù) 2. “Immacolata concezione” - nel senso che venne preservata da ogni macchia della colpa originale - Pio IX, 8 dicembre 1854 - Ro. 5: 12; 3: 23 - 24. 3. “Assunta in cielo” - nel senso che è stata elevata corpo ed anima alla gloria celeste - Pio XII , 1 novembre 1950.

Pio XII scrisse la Lettera enciclica Ad Caeli Reginam l’11 ottobre 1954,

Questa leggenda ha incominciato a farsi strada nel 500 d. C. - Gv. 3: 13 4. “Co mediatrice” - intercede con Gesù, presso Dio - Concilio Vaticano II (1964) - 1 Tm. 2: 5; At. 4: 12; Eb. 4: 14-16.

 Il 22 agosto la chiesa celebra la Beata Vergine Maria Regina, festa di recente istituzione, anche se antica ne è l’origine e la devozione.

 Maria: regina del cielo. Maria è definita regina del cielo, madre di misericordia, vita, dolcezza, speranza nostra, mia santissima regina, luce dell’anima, mia avvocata, speranza mia, mia protezione, mio rifugio, mia consolazione e felicità. Questi attributi appartengono alla divinità. Infatti Gesù è vita, speranza (Gv. 14: 6), luce (Gv. 8:12) avvocato (1 Gv. 1: 1-2), ecc. 1. In che modo Israele offendeva Dio? Ger. 7: 18 (adorando la regina del cielo) 2. Che cosa offrivano gli Israeliti alla regina del Cielo? - Ger. 44: 17-19 (Profumi) 3. Che cosa facevano oltre ad offrire profumi? - Ger. 44: 25 (voti) 4. Chi rappresentava la regina del cielo? La dea Astarte, Ascera, Ishtar o Iside, la dea Assiro - Babilonese dell’amore e della fertilità, spesso associata alla venerazione delle stelle e dei pianeti, la cui adorazione era stata vietata fin dai tempi di Mosè (Deut. 4: 19; 17: 2-5). «Nel 370 d. C. certe donne sacrificavano idolatricamente a Maria delle focacce di cui si cibavano» , (K. Bihlmeyer - H. Tuechle, Storia della Chiesa, vol. 1, pag.419) “Il culto della Madonna rivive in modo concreto il culto di Iside, che fu per due secoli la santa Madre del mondo antico. Iside <> era la donna divinizzata. La si rappresentava come una giovane donna, inghirlandata dal loto azzurro della luce crescente, col figlioletto Horus tra le braccia. Non poche statue di Iside furono trasformate più tardi in immagini della Madonna” (H. A. Fisher, Storia d’Europa, I, p. 52). “Quando i primi cristiani giunsero fra i Druidi (Druidismo - dottrina religiosa che era insegnata dai Druidi e faceva parte della religione dei Celti, dell’antica Gallia), trovarono che essi onoravano la statua in legno di una donna, rappresentante la fecondità. I missionari dimostrarono ai Druidi che questa divinità non era che la Vergine Maria, da loro adorata profeticamente “ (R. Puaux, Rome e l’avenir des natios, p. 46).

 La regina del cielo.

Nome con cui Ishtar, dea degli Assiri e degli Babilonesi. Suscitarono le cerimonie immorali legate a questo culto.

L'indignazione di Geremia, soprattutto perché sembra averne fatto parte importante dell’idolatria allora praticata. Ishtar era la dea madre, ed era equivalente alla dea che gli ebrei chiamavano Ashtoreth e i Cananei, Astarte, le cui statuette si trovano in Palestina (vedi vol. 11, pp. 41, 318-3 1

G). Questa dea della fertilità, della maternità, dell'amore sessuale e della guerra, era venerata con riti estremamente immorali e degradanti. In sostanza era la stessa dea che era adorata sotto molti nomi e in molte forme, tale come la madre terra, la madre vergine. Viene generalmente identificata con Atargatis, la "grande madre" dell'Asia Minore, Artemide (Diana) di Efeso, Venere e altri. In molti dei nomi della dea madre vergine contenevano elementi che significano "signora" o "proprietaria" come Nana, Innini, lrnini, Beltis. Alcuni nomi che le furono dati furono Belti, "mia signora" (esatto equivalente di termine italiano madonna), Belit-ni, "nostra signora" e "regina del cielo", nome che veniva donato a Ishtar quando veniva adorata sui tetti delle case come stella del mattino o della sera, con offerta di dolci, vino e incenso.

Ishtar era anche conosciuta come la madre misericordiosa che intercedeva gli dei in favore dei suoi adoratori. Alcuni di quei nomi e attributi si applicano oggi alla Vergine Maria. Si ritiene che molti dei culti locali per la Vergine che sussistono nel vecchio mondo sono la sopravvivenza culto moderno di alcuni dei vari aspetti dell'antica dea madre.                                     Commentario Biblico Avventista

 

Regina dei cieli è uno dei titoli che nell'antichità vennero attribuiti a numerose divinità femminili nel Vicino Oriente e nel bacino del Mediterraneo. Le forme ed il contesto di questo tipo di venerazione furono vari. In particolare si possono ricordare tra le varie divinità che assunsero questo titolo:  AnatIsideInanna, Astarte e Asherah (come attesta il profeta Geremia nella Bibbia). Nella più tarda religione greca fu Era ad attribuirsi questo titolo (un altro suo attributo era che il cielo stellato era il volto di Era) e quindi presso la religione romana, dalla sua corrispondente Giunone. Nella religione norrena la regina del cielo fu Frigg.

Nel Cattolicesimo romano il titolo di regina dei cieli venne quindi ereditato da Maria Regina. Wikipedia

L’espressione “Regina del Cielo” appare due volte nella Bibbia, entrambe nel libro di Geremia. Il primo evento è relazionato alle azioni degli israeliti che provocarono l’ira del Signore. Intere famiglie erano coinvolte nell’idolatria. I figli raccoglievano la legna e gli uomini la usavano per costruire degli altari per l’adorazione dei falsi dei. Le donne erano occupate ad impastare e preparare delle torte di pane per la "Regina del Cielo" (Geremia 7:18). Questo titolo si riferisce a Ishtar, una dea assiro-babilonese chiamata anche Ashtoreth o Astarte da vari altri gruppi. Si pensava che fosse la moglie del falso dio Baal, anche noto come Molech. Il motivo per cui le donne adoravano Astarte viene dalla sua reputazione come dea della fertilità e, considerando che avere bambini era fortemente desiderato dalle donne di quell’epoca, il culto di questa "Regina del Cielo" dilagava tra le civiltà pagane. Purtroppo, divenne popolare anche tra gli israeliti. 

Il secondo riferimento alla Regina del Cielo si trova in Geremia 44:17-25, dove lui trasmette al popolo il messaggio da parte del Signore. Geremia ricorda al popolo che la loro disobbedienza e idolatria ha causato l’ira furiosa del Signore nei loro confronti e che li avrebbe puniti con delle calamità, avvertendoli che, se non si pentono, punizioni ancora maggiori li attendono. Questi rispondono dicendo che non hanno intenzione di lasciare il loro culto degli idoli, promettendo di continuare a versare delle offerte di libagioni alla Regina del Cielo, Astarte, e arrivando persino al punto di attribuirle la pace e la prosperità che una volta godevano grazie alla misericordia e grazia di Dio. 

Non è chiaro da dove si sia originata l’idea che Astarte fosse una “consorte” di Yahweh, ma è semplice vedere come la mescolanza tra il paganesimo e il culto del vero Re del Cielo, Yahweh, possa portare a una combinazione tra Dio e Astarte. E poiché il culto di Astarte includeva la sessualità (fertilità, procreazione, prostituzione del tempio), la teorica relazione tra i due dei, per la mente depravata, naturalmente sarebbe stata di natura sessuale. Chiaramente, l’idea della "Regina del Cielo" come consorte o amante del Re del Cielo è idolatra e non biblica. 

Non esiste alcuna Regina del Cielo. Non c’è mai stata una Regina del Cielo. С’è chiaramente un Re del Cielo, il Signore degli eserciti, Yahweh. Egli solo governa in Cielo. Non condivide il Suo regno, il Suo trono o la Sua autorità con nessun altro. L’idea che Maria, madre di Gesù, sia la Regina del Cielo non ha alcuna base scritturale e, al contrario, proviene dalla proclamazione di preti e papi della chiesa cattolica romana. Nonostante Maria fosse stata certamente una giovane donna pia, grandemente benedetta in quanto scelta per portare il Salvatore nel mondo, non fu in alcun modo divina, e tantomeno senza peccato. Pertanto, non deve essere adorata, riverita, venerata o pregata. Tutti i seguaci del Signore Dio ne rifiutano il culto. Pietro e gli apostoli rifiutarono di essere venerati (Atti 10:25-26; 14:13-14). Gli angeli santi rifiutarono di essere venerati (Apocalisse 19:10; 22:9). La risposta è sempre la stessa: "Lodate Dio!" Offrire lode e venerazione ad altri eccetto Dio non è nient’altro che idolatria. Le stesse parole di Maria nel suo “Magnificat” (Luca 1:46-55) rivelano che non abbia mai pensato di essere "immacolata" e degna di venerazione, ma al contrario faceva affidamento sulla grazia di Dio per la salvezza: “e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore.” Solo i peccatori hanno bisogno di un salvatore, e Maria ne riconobbe lei stessa il bisogno. 
Inoltre, Gesù Stesso rimproverò la donna che gridò: "Beato il grembo che ti ha portato e le mammelle che ti hanno allattato" (Luca 11:27), rispondendole: "Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l'osservano." Facendo questo eliminò ogni tendenza a elevare Maria come oggetto di culto. Avrebbe certamente potuto dire: "Sì, benedetta la Regina del Cielo!” Ma non lo fece. Stava affermando la stessa verità della Bibbia, ovvero che non esiste alcuna Regina del Cielo, e gli unici riferimenti biblici alla “Regina del Cielo” sono alla dea di una religione falsa e idolatra. 
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 Nel calendario  liturgico della Chiesa si fa memoria della Beata Vergine Maria, invocata con il titolo di “Regina” ed è una festa istituita dal papa Pio XII nel 1954, al termine dell’Anno Mariano e fissata per il 31 maggio ( cfr. Litt. Encycl. “Ad Caeli Reginam, 11 Oct. 1954). In tale circostanza il Papa ebbe a dire che “Maria è Regina più di ogni altra creatura per l’elevazione della sua anima e per l’eccellenza dei doni ricevuti. Ella non smette di elargire tutti i tesori del suo amore, delle sue premure all’umanità”. 

Diana-Artemide: Maria muore probabilmente ad Efeso, luogo santo della dea greca Artemide e la devozione alla Madre di Cristo finisce per soppiantare l'antico culto.

 

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Geremia 8:

 

18.O potessi confortarmi contro il dolore, il mio

 

     cuore è fiacco in me.

 

19.Ecco, la voce del grido della figlia del mio

 

     popolo, per quelli che abitano in un territorio

 

     lontano. Non c’è il SIGNORE in Tzijon?

 

     Non c’é il lor Re in essa? Perchè mi avete

 

     provocato ad ira con le immagini di getto e

 

     con le vanità strane. [idoli forestieri]

 

20.La messe è passata, l’estate è finita e noi non

 

     siamo salvati.