La Russia è il primo Paese al mondo a registrare un vaccino contro il Covid-19. L’annuncio è arrivato direttamente dal presidente Vladimir Putin, che ha dichiarato che a una delle sue figlia è stata somministrata una dose. L’Oms avverte: vaccino dovrà essere sottoposto a “rigorosi esami e valutazioni di tutti i dati richiesti sulla sicurezza e l’efficacia” prima di ottenere l’approvazione.
(ANSA) - MOSCA, 27 AGO - Il primo vaccino russo contro il coronavirus, lo Sputnik V, sviluppato dal Gamaleya Research Institute of Epidemiology and Microbiology, sta cominciando ad arrivare negli ospedali. Lo ha detto il ministro della salute russo Mikhail Murashko. "Oggi un'arma degna di nota è apparsa nel nostro Paese: questo vaccino sta ora iniziando ad entrare in circolazione, anche sul sito web del sindaco di Mosca, dove è aperta la registrazione per la partecipazione agli studi clinici di Fase 3", ha detto. "Lo studio sarà anche più ampio: vi parteciperanno quasi 40.000 persone", ha detto Murashko. Le consegne alle strutture mediche fanno parte degli studi clinici di Fase 3 del vaccino, ha precisato. (ANSA).
(ANSA) - MOSCA, 23 SET - Un altro vaccino russo contro il coronavirus sarà registrato a breve. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin ai membri del Consiglio della Federazione, la camera alta del Parlamento. "Oggi il sistema sanitario è pronto a combattere efficacemente l'infezione da coronavirus e l'epidemia stagionale di malattie legate al freddo", ha detto Putin in un incontro con i senatori al Cremlino. Putin ha sottolineato che durante la pandemia tutti hanno sentito e compreso in modo particolare il valore di ogni vita umana, l'importanza del lavoro di un sistema sanitario efficace. Secondo Putin, negli ultimi mesi le sue capacità sono notevolmente aumentate. "Teniamo conto di tutti i possibili rischi e continueremo a lavorare in modo proattivo", ha dichiarato il presidente russo. (ANSA).
ANSA) - MOSCA, 24 SET - Messico, Brasile e India hanno ordinato circa 200 milioni di dosi del vaccino russo Sputnik V contro il nuovo coronavirus. Lo ha detto l'amministratore delegato di RDIF Kiril Dmitriev, precisando che sono attesi altri ordini da sette paesi dell'America Latina, del Medio Oriente e dell'Asia. "Nel prossimo futuro nomineremo gli altri sette Paesi. E sono grandi paesi", ha detto Dmitriev in una conferenza stampa virtuale ospitata da Interfax. "Per ragioni politiche i paesi dell'UE e gli Stati Uniti stanno cercando di sostenere i loro vaccini e di impedire l'acquisto del vaccino russo", ha aggiunto. (ANSA).
DA WUHAN - CINA
“Coronavirus uscito da laboratorio vicino al mercato di Wuhan”. Due biologi cinesi smentiscono Pechino.
Pechino, 17 feb – L’epidemia da coronavirus potrebbe essere stata causata da una “fuga” del 2019-nCoV da un laboratorio. Una spiegazione scientifica che potrebbe dare ragione ai tanti complottisti che ogni volta che si diffonde un virus gridano all’arma batteriologica sprigionata per errore. Infatti, secondo uno studio di due biologi della South China University of Technology, il coronavirus avrebbe preso vita in uno dei due laboratori che si trovano nei pressi del mercato del pesce di Wuhan. E non, quindi, all’interno del mercato. Lo studio scientifico pertanto smentisce la versione ufficiale fornita dalle autorità di Pechino, secondo la quale l’agente patogeno si sarebbe trasmesso direttamente dai pipistrelli all’uomo. www.ilprimatonazionale.it/martedì, Agosto 11, 2020
ZUPPA DI PISTRELLO - PIATTO TIPICO DI WUHAN
Pubblicato il: 04/03/2020 12:41
di Valerio Masia
L'ipotesi che facciamo noi - sottolinea Ciccozzi all'Adnkronos - è che sia accaduto tutto nei 'wet market' cinesi di Wuhan, i mercati umidi. Mercati dove si vendono animali vivi". "In certi luoghi - osserva - non c'è la corrente elettrica, non ci sono frigoriferi. Per questo gli animali devono essere venduti vivi. E poi vengono macellati".
"In questo modo le mani si imbrattano di sangue. Quindi, probabilmente questo virus - spiega - è passato all'uomo tramite il sangue e poi è andato in circolo. Ha riconosciuto le cellule con il recettore, come una serratura, è entrato e ha innescato l'epidemia: questa è l'ipotesi. Prima dall'animale all'uomo attraverso le mani e poi la trasmissione è avvenuta per via respiratoria, umana, tramite fluidi, colpi di tosse, starnuti. Come avviene per una normale influenza". La mutazione del "salto di specie" è avvenuta sulle cosiddette spike o spicole, strutture proteiche sulla superficie del patogeno che permettono la penetrazione nelle cellule, e si sarebbe verificata prima di Natale./
Come già riportato e amplificato giornalmente anche dai mass media, a fine dicembre 2019 è stata segnalata in Cina, nella regione di Wuhan, una nuova malattia respiratoria acuta (polmonite) clinicamente simile alla SARSed altre virosi respiratorie. La causa della malattia è stata identificata dai ricercatori cinesi in un nuovoCoronavirus, denominato 2019-nCoV, della stessa famiglia ma distinto da quello che ha causato la SARS. L’epidemia si sta rapidamente diffondendo in Cina, con casi anche in altre nazioni asiatiche e negli ultimi giorni della scorsa settimana sono stati riportati anche alcuni casi in USA ed in Francia. Ad oggi sono più di mille i soggetti affetti dal virus, con una mortalità valutata attorno al 4%: la maggioranza dei casi di malattia riguardano soggetti residenti a Wuhan, zone limitrofe o visitatori e molti di essi sono anziani con altre gravi malattie pre-esistenti all’infezione virale. Le indagini fatte da epidemiologi cinesi suggeriscono, ma non provano, che l’origine dell’infezione sia da attribuirsi al contatto con animali presenti in un mercato alimentare, in particolare del pesce, molto frequentato a Wuhan, dove sono liberamente venduti ed in parte usati per l’alimentazione animale ed umana vari altri animali compresi pipistrelli, rane e serpenti. Le prime analisi delle sequenze del genoma virale di questo nuovo Coronavirus isolato dall’uomo dimostrano la sua stretta somiglianza con il coronavirus dei pipistrelli e la sua differenza con quello della SARS. In una pubblicazione di ricercatori cinesi, pochi giorni fa sul Journal of Medical Virology viene sostenuto che l’ospite intermedio fra pipistrello ed uomo è stato un certa specie di serpente e che sia questo l’animale da cui si è originata l’infezione umana. www.consumatori.it/salute-benessere/coronavirus-tutto-virus-cina/
*Secondo fonti ufficiali, il virus sarebbe stato trasmesso all'uomo da pipistrelli contaminati venduti in un mercato del pesce di Wuhan, I biologi Botao Xiao e Lei Xiao, nel loro rapporto, hanno invece scritto che il coronavirus avrebbe avuto origine in un laboratorio vicino al mercato della città epicentro dell'epidemia.*
*Il laboratorio nei pressi del mercato.Così i ricercatori hanno analizzato l'area circostante al mercato e hanno identificato due laboratori che conducono ricerche su pipistrelli e agenti patogeni. Il più vicino, il Wuhan Center for Disease Control and Prevention, si trova a soli 280 metri dal centro di diffusione del virus. In passato uno scienziato che lavora in quel laboratorio ha riferito di essere stato attaccato dagli stessi pipistrelli due volte e, conoscendo l'estremo pericolo della possibile infezione, si è messo in entrambe le occasioni in quarantena volontaria per 14 giorni. Secondo gli scienziati, dunque, "è plausibile che il virus sia trapelato dal laboratorio e abbia così contaminato i pazienti iniziali, anche se in studi futuri saranno necessarie solide prove".*
*Il secondo laboratorioMa non è finita qui, perché gli stessi studiosi della South China University hanno analizzato anche la possibilità che il coronavirus sia fuoriuscito da un secondo laboratorio, posto a 12 chilometri di distanza dall'ormai noto mercato del pesce di Wuhan. In un recente studio, si evidenziava come al suo interno gli scienziati stessero testando un particolare virus sui pipistrelli, partendo dalla primordiale Sars. E secondo quanto pubblicato dal pool di ricercatori, questo derivato potrebbe essere trapelato dal laboratorio. * da tg com 24 - 17 Feb 2020
AGI - E' ormai opinione diffusa che l'epidemia di Covid-19 sia esplosa a Wuhan, il focolaio cinese, ben prima della fine di dicembre ma ora uno studio della Harvard Medical School basato sulle immagini satellitari degli ospedali a Wuhan indica che il virus si era diffuso gia' ad agosto. Ad avvalorare la tesi anche l'aumento, in quel periodo, della ricerca dei sintomi del Covid su internet. Lo studio, anticipato dalla Cnn, evidenzia un numero significativamente più elevato di auto nei parcheggi di cinque ospedali di Wuhan alla fine dell'estate e nell'autunno del 2019 rispetto a un anno prima; e un aumento delle ricerche di parole chiave associate a una malattia infettiva sul motore di ricerca cinese Baidu. I ricercatori hanno notato "un forte aumento di volume a partire da agosto 2019 e culminante con un picco a dicembre 2019", si legge in un'anticipazione pubblicata sul server Dash di Harvard, scritta dal team guidato dal responsabile dell'innovazione John Bostonstein, capo del Boston Children's Hospital.
Usando scatti dell'ottobre 2018, i ricercatori hanno contato 171 auto nei parcheggi di uno dei piu' grandi ospedali di Wuhan, il Tianyou. I dati satellitari un anno dopo hanno mostrato 285 veicoli negli stessi stalli, un aumento del 67% e un aumento del 90% del traffico nello stesso periodo di tempo in altre strutture mediche di Wuhan. "I singoli ospedali hanno giorni di elevato volume relativo sia in autunno che in inverno 2019. Tuttavia, tra settembre e ottobre 2019, cinque dei sei ospedali mostrano l'incremento, in coincidenza con l'aumento delle ricerche su Baidu per le parole chiave "diarrea" e "tosse". "Si tratta solo di provare a mettere insieme un complicato puzzle di ciò che stava accadendo in quel momento", ha spiegato Brownstein alla Cnn. "I dati sono in realtà particolarmente convincenti perché abbiamo visto incrementi nella ricerca sulla diarrea, mai com'era avvenuta prima, e ora sappiamo che i sintomi gastrointestinali sono davvero un marcatore importante per il Covid", ha aggiunto. Il ministero degli Esteri cinesi ha già bollato come "assolutamente ridicolo" lo studio. "Penso che sia ridicolo, incredibilmente ridicolo, giungere a questa conclusione basata su osservazioni superficiali come il volume del traffico", ha affermato la portavoce del ministero, Hua Chunying.
VIRUS DAI PIPISTRELLI
Il nuovo coronavirus, o meglio il suo parente più stretto, potrebbe aver circolato nei corpi di vipistrelli per decenni prima di eseguire il “salto” negli esseri umani secondo un nuovo studio apparso su Nature Microbiology. Secondo quanto dichiara Maciej Boni, un esperto di malattie infettive dell’Università Statale della Pennsylvania nonché autore principale dello studio, probabilmente il virus circolava già dagli anni 60 o 70 del secolo scorso, probabilmente anche prima, nei pipistrelli, del tutto inosservato.
Questo nuovo studio, dunque, rafforza la teoria secondo la quale i pipistrelli sarebbero stati il “serbatoio” principale del virus SARS-CoV-2, quello che ha infettato gli esseri umani ha provocato la pandemia mondiale iniziata a dicembre dello stesso anno. Per giungere a queste conclusioni i ricercatori hanno utilizzato le informazioni riguardo alle mutazioni del virus. Queste ultime possono essere usate come una specie di orologio molecolare, come spiega Todd Castoe, ricercatore della UT-Arlington ed altro autore dello studio. Più mutazioni ha subito il virus, più si è evoluto e più è lungo il suo albero genealogico.
I ricercatori hanno scoperto, analizzando proprio “l’albero genealogico” del SARS-CoV-2, che si è staccato dal suo omologo che vive nei pipistrelli. Questi omologhi del SARS-CoV-2 potrebbero essere emersi già negli anni 40 del secolo scorso. Con l’aumentare della popolazione e con l’aumentare dell’urbanizzazione, gli animali selvatici una volta più isolati stanno entrando sempre più in contatto con l’uomo e ciò sta favorendo sempre di più l’interazione e quindi il rischio del fatidico “salto” che questi virus hanno dimostrato di poter fare da una specie all’altra.
PIPISTRELLI AL MERCATO A WUHAN
La più grande meta-analisi realizzata di tutti i genomi finora sequenziati del coronavirus 2019-nCoV conferma la sua origine nei pipistrelli e mostra una bassa eterogeneità: il virus è poco mutabile.
Al tempo stesso è stato però individuato un punto di elevata variabilità nelle proteine del virus, con l'esistenza di due sottotipi virali. Lo studio, pubblicato sul Journal of Medical Virology, è stato guidato da Federico M. Giorgi, ricercatore di bioinformatica al dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell'Università di Bologna.
Questo nuovo studio ha analizzato i genomi dei 56 coronavirus finora sequenziati da vari laboratori nel mondo, inclusi quelli derivanti dai due pazienti ricoverati in Italia, all'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani: si tratta dello studio più esteso di genomica comparativa per questo nuovo virus finora realizzato.
I ricercatori hanno confermato la probabile origine del coronavirus da una variante animale: il parente più stretto dei virus isolati in queste settimane corrisponde infatti alla sequenza EPI_ISL_402131 di un coronavirus di Rhinolophus affinis, un pipistrello asiatico di medie dimensioni, rinvenuto nella provincia dello Yunnan (Cina).
Il genoma del nuovo coronavirus umano condivide almeno il 96,2% di identità con il suo probabile progenitore nel pipistrello, mentre si discosta molto di più dal genoma del virus umano responsabile della Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome), con una somiglianza dell'80.3%.
I ricercatori hanno inoltre scoperto che tutti i coronavirus umani sequenziati fino ad oggi sono molto simili fra di loro, anche se provenienti da regioni diverse della Cina e del mondo: tutti i genomi ottenuti dai pazienti infettati dall'inizio dell'epidemia condividono un'identità di sequenza superiore al 99%.
«Il virus è poco eterogeneo e mutabile: un dato ottimistico -, spiega Federico M. Giorgi - Il fatto che la popolazione virale sia uniforme ci dice che un'eventuale terapia farmacologica dovrebbe funzionare su tutti».
Lo studio ha però anche identificato per la prima volta un singolo punto di elevata variabilità nelle proteine del virus, con l'esistenza di due sottotipi virali. Questi differiscono per un singolo aminoacido in grado di cambiare sequenza e struttura nella proteina accessoria ORF8, una componente del virus che non è ancora stata caratterizzata.
(ANSA) - PECHINO, 17 AGO - La Cina ha dato la sua prima approvazione a un possibile vaccino contro il Covid-19: è l'Ad5-nCoV, sviluppato da CanSino Biologics con l'Istituto di biotecnologia dell'Accademia delle scienze mediche militari. Il via libera spiana la strada alla possibile produzione di massa in tempi rapidi nel caso di un ritorno della pandemia, ha spiegato precisato la China National Intellectual Property Administration, citata dal network statale Cctv. L'approvazione, ricevuta l'11 agosto scorso ma resa nota solo ora, "è un'ulteriore conferma dell'efficacia e della sicurezza" del prodotto messo a punto, ha detto in una nota il gruppo di Tianjin, i cui titoli hanno intanto registrato cospicui rialzi in Borsa. (ANSA).
Brasile visitata dalla peste Covid19
OGGI SONO NATI! A CREMONA!
(ANSA) - CREMONA, 29 GIU - Nell'arco di 24 ore, dalle 15 di venerdì alle 15 di sabato, all'ospedale Maggiore di Cremona sono nati 15 bambini, 10 femmine e 5 maschietti, compresi due gemelli. Un evento eccezionale che accade dopo i giorni bui dell'emergenza Coronavirus che la struttura ha dovuto affrontare da fine febbraio. E' un evento "straordinario" e un "segnale di rinascita" dopo l'emergenza Covid , fanno sapere dal reparto di ostetricia e ginecologia. L'ultimo dei neonati, in tutto 10 bimbe e 5 maschietti, è venuto alla luce in una stanza di degenza dello stesso reparto, ovviamente con l'assistenza di ostetriche e medici, in quanto in sala parto non c'era più posto.
12 Agosto Normalizzazione - Fine Pandemia
LUGLIO 2021(ANSA) - LONDRA, 05 LUG - Boris Johnson ha formalizzato l'intenzione di procedere dal 19 luglio alla tappa definitiva dell'uscita dell'Inghilterra delle restrizioni del lockdown anti Covid, con la riapertura dei locali notturni, l'allentamento delle limitazioni sugli eventi collettivi, ma anche la fine dell'uso obbligatorio della mascherina nei locali pubblici al chiuso e del distanziamento sociale. Il premier britannico si è detto fiducioso di poter escludere ulteriori rinvii dopo quello del 21 giugno malgrado l'aumento dei contagi causati dalla variante Delta - che continuerà, ha avvertito - grazie al contenimento dei vaccini su ricoveri e decessi.
CORONAVIRUS FASE 3: TUTTA ITALIA LIBERA dal 12 AGOSTO 2020. www.ilmeteo.it
Mentre L’Italia sta per entrare nella FASE 2 BIS,lalotta contro il Coronavirus prosegue senza sosta con gli sforzi degli scienziati nel trovare una cura. Ci si interroga dunque su quando potrebbero cessare completamente le nuove infezioni nel nostro Paese, ovvero SE e QUANDO si potrà passare alla FASE 3, quella del LIBERI TUTTI, compresi party, discoteche, abbracci e baci.
Secondo alcuni ricercatori cinesi, vi sarebbe addirittura già una DATA per l'Italia, che segnerebbe laFINE DELL'EPIDEMIA; all'interno del quotidiano "Il Tempo" nella sua edizione online, un team di scienziati cinesi diretti da Wangping Jia del Chinese Pla General Hospital di Pechino, avrebbe indicato la data di fine dell'epidemia nel nostro Paese: ad Agosto 2020 potremmo essere fuori da questo incubo.
Ma c’è chi si è spinto oltre, cercando di essere ancora più preciso: Secondo uno studio condotto dascienziati di Singapore, in Italia i nuovi contagi potrebbero cessare dal 12 Agosto 2020!
Bildzeitung 8.6.2020- Serbia. Dal 1 Giugno si doveva tenere 1 metro distanza nei palchi calcistici. Ma nessuno vi si attiene! Dove sono le mascherine?
(ANSA) - BRUXELLES, 10 GIU - "Vari Stati membri stanno riaprendo le frontiere interne" ed il quadro dovrebbe essere completato "entro questo mese di giugno". La riapertura delle frontiere esterne avverrà in un secondo momento, con una "revoca graduale e parziale delle frontiere esterne, a partire "dal primo di luglio". Così l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Barrell.