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LETTERA DI PAOLO AI LAODICESI
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UN MESSAGGIO PER IL 2010
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Innanzi tutto ben intesi abbiamo trarre tante lezioni. Lezioni che conosciute - imparate,
si traducono in pratica. Se non avvenisse/avviene così, inutile sarà tutto l'insegnamento
lo scopo che fu redatta la mia lettera. Si rimarrebbe in una ignoranza senza rimedio,
speranza e sarebbe veramente da biasimarvi - blamage perchè invincibile e
cocciuta.

Conosco un bravo scrittore che addita alla gente d'oggi vaccini presi dal materialismo,
dall'avidità, dalla superficialità dei nostri giorni - nel nostro andazzo di tempo: vaccini.
Sì proprio VACCINI.
Vaccini spirituali contro la superficialità dei nostri giorni "televisivi" (questi) ci
disintossicherebbero dalla chiacchiera politica e dalla banalità pubblicitaria, ci
nobiliterebbero elevandoci al di sopra della volgarità spesso dominante.
Basterebbe soltanto seguire il filo dei discorsi che si dipanano all'interno di un vagone
di treno o di metropolitana in una mattina, lo sguiato e inceppato colloquiare dei
ragazzi delle scuole, il pesante discorrere negli uffici o in una fabbrica, per capire
quanto avesse ragione il filosofo Merleau Ponty a distinguere tra "parole parlate"
(milioni) e "quelle parlanti" (pochissime).
Flussi sonori ci attraversano, ci confondono, ci distraggono ma poche sono le parole
che si compongono in un discorso "sensato", cioè che dia senso, che ci aiuti a
comprendere.
...osserva Romano Guardini, un frettoloso sonar di parole-monete, quasi una
macchina numeratrice che distribuisca monete e nulla sappia di esse.

Negli anni '60 la Comunità Avventista Riformista a Casalguidi teneva riunioni di
preghiera nel bel mezzo la settimana o domenica. Anche nel regno profano in inverno
in Toscana, si tenevano veglie tra contadini e contadini, si parlava di tutto ma con un
certo pudore e rispetto certo discorsi profani ma al caldo del 'fascino di sermenti',
o di un ceppo d'ulivo o di castagno; si stava a notte inoltrata discutendo, parlando
del più del meno persino risolvendo problemi attinenenti l'agricoltura. (Lo scambio
di esperienze favorisce la cultura nel campo dell'agraria). Ogni tanto poi c'era "la
castagna calda,calda" a mo' di caramella che ti dava qualche caloria mancante.
Questo è un tipo di gioia naturale. Oggidì - invece - quelli della TV, (ma esso viene 
annuito dal popolo) c'infiltrano altri problemi invece di risolvere quelli che abbiamo.
Colpa della scatola a colori o Radio; e qui è "il piccolo idolo" della televisione a 
richiedere culto e attenzione. Da esso purtroppo, il più delle volte esce un rosario di
volgarità, di materialismi di edonismo, di superficialità.
E L'arcivescovo Ravasi Gianfranco ha ragione quando pondera:
"Ecco allora la seconda mèta, abbondandemente frequentata ai nostri giorni:
"cercare la felicità divertendosi", cioè andare all'esterno gettandosi freneticamente
il corpo, godendo ogni stilla di piacere. Sapienza vedeva: "su godiamoci i beni presenti,
facciamo uso delle creature con ardore giovanile: inebriamoci di vino squisito e di
profumi, non lasciamoci fuggire il fiore della primavera, coroniamoci di boccioli di rose
prima che avvizziscano. (2:6-8)
Purtroppo, l'inquietitudine profonda dello spirito permane; l'abisso della droga,
il disprezzo della vita, il suicidio o la nausea e la noia sono i segnali più drammatici
che proclamano l'insufficienza del piacere e delle cose a saziare il cuore dell'uomo"
IL CUORE E' FATTO PER DIO, sapeva Davide.
S. Agostino ribadisce le troppo conosciute parole: "Sì il nostro cuore non ha posa
finchè in Dio riposa".
Gide (scrittore francese) esprimeva l'illusione della libertà così:" fin dove può arrivare
il mio desiderio là io andrò". Molti si comportano allo stesso modo, trasgredendo,
dibellandosi, prevaricando, conculcando, convinti di esaltare la loro libertà di "essere
come dio, conoscitori del bene e del male". In realtà alla fine rimane solo il deserto
e la vita è un "vagare nel vuoto". (Lo stesso viso di una donna di strada dopo che sì
è tolto il mak-up).
Non per nulla la Bibbia definisce il peccato con verbi che indicano l'andar fuori rotta.
Il deviare dalla pista non conduce all'oasi.
La conversione è un "ritorno" sulla strada della vita, della pace, della giustizia.

"Siete un fumo al mio naso", ripeteva il mio genitore risorto, mio padre
Timpanaro Silvestro
con le parole di Isaia 65:5!
(Non per nulla - rispetti al naso che portava - era equilatero, in Lui ammiravo anche
questo, il mio sebbene in proporzioni esatte è più piccolo).

W.Goethe scrive G.R. diceva: "Quando abbiamo raggiunto il bene di questa vita, noi
chiamiamo il meglio "fumo e inganno".
Tante volte l'uomo contemporaneo si sente avvolto e travolto da incubi oscuri. Si
sente solitario in un mondo ostile, gli pare di scivolare nelle sabbie mobili del
dubbio. Egli ricorre alle illusioni salvifiche della ricchezza, del piacere, del potere,
della scienza; si aggrappa ai valori pur nobili dell'amicizia della famiglia, della
solidarietà, tenta i percorsi della psicologia e dell'introspezione.
                                 Eppure quel filo nero continua a serpeggiare.
Solo Re Davide aveva confidare, abbandonarsi, trovò rifugio nelle braccia paterne
dell'ETERNO, nella Rocca di tutte le età, la Pietra angolare vivente eterna?

Durante tutto l'anno avvengono tutte le più probabili e in - mai avvenute bizarrie.
Cose dove tutti noi allibiamo appena le udiamo o avvengono. Fenomeni mai esistiti.
Incendi, morti, dimostrazioni, feste, canti. La metà del popolo nazionale italiano si
fruga sempre le tasche  ma "solo qualche spicciolo". Peggio nelle altre nazioni,
ma la fame non può rodere nemmeno il danaro di carta, non lo posseggono.

Alla fine dell'anno, troviamo sempre dinuovo il bilancio: 
"Giorni difficili".
Egoismo, avarizia, fanfaronismo, orgogliosità, empietà, ribellione, inrispetto,
profanità, falsità nell'amore, cocciutaggine, maldicenza, superbia, vanità.
S. Paolo queste cose 2000 anni orsono le conviveva live.
Le profezie di Cristo per gli ultimi tempi furono:
Inganno, falsità, insurrezioni politiche e nazionali, guerre, carestie, terremoti,
persecuzioni, arresti, torture, falsi profeti ect.
In Lc egli dice: 
"Quando sentirete parlar di guerre e di rivoluzioni non abbiate paura!"
"In quel tempo, perfino i genitori, i fratelli, i parenti e gli amici vi tradiranno..."
"Ci saranno anche strani fenomeni nel sole, nella luna, nelle stelle.
Sulla terra i popoli saranno presi dall'angoscia e dallo spavento per il fragore del
mare in tempesta".

G. R. dice "Uno sgomento".