di princìpi, ma lo sottoponiamo al vostro sobrio giudizio, se la vostra posizione non è scomoda.
Fratelli, riconsiderate questo punto, e vedete se non siete su terreno pedobattista.
Se gli apostoli non sabbatizzarono il primo giorno della settimana, ne consegue naturalmente che qualunque notorietà o dignità appartenesse a quel giorno, non lo consideravano un sostituto del sabato. Di conseguenza, a meno che la Legge del Sabato non fosse completamente abrogata dalla morte di Cristo, l’antico Sabato, così come istituito nel Paradiso, e provato dal Sinai, continua ancora vincolante, come "il sabato del Signore tuo Dio".
Ma più di questo. Anche se potesse essere dimostrato gli apostoli e i cristiani primitivi non effettivamente consideravano il primo giorno della settimana come un sabato, ne conseguirebbe che l'antico sabato non è più in vigore, a meno che non si possa dimostrare che consideravano il nuovo come SOSTITUTO del vecchio; oppure, per quanto riguarda il giorno particolare, era di carattere CERIMONIALE. Ma dove troviamo la prova per uno di questi punti? Nell'intero resoconto delle transazioni e degli insegnamenti degli apostoli, dove troviamo questa idea di sostituzione? In nessun luogo. Dove troviamo la prova che, per quanto riguarda il giorno particolare, era cerimoniale, e quindi cessava alla morte di Cristo? Da nessuna parte. L'argomento che dimostra che la Legge del sabato non è cerimoniale, dimostra lo stesso del giorno. La legge del sabato ebbe origine in Paradiso, quando l'uomo era innocente e non aveva bisogno di un Redentore? Così è stato il giorno. Fu poi santificato e benedetto. La Legge del sabato tiene conto della relazione su cui si fondano tutti i precetti della Legge morale; vale a dire, la relazione che manteniamo con Dio come creature con il Creatore? Così è il giorno. È un memoriale di questo rapporto e del resto stipulato da Dio dopo che Egli, con la sua opera, ha stabilito il rapporto. Sembra, quindi, che né la Legge del Sabato, né il giorno da essa prescritto, avessero carattere cerimoniale. È vero, non è morale nel senso più stretto, ma piuttosto positivo. Tuttavia, per disposizione divina, essa rientra nella stessa categoria della Legge morale e deve essere considerata parte di essa. Se questo ragionamento fosse corretto – e se non lo fosse, speriamo che lo farete notare – non sarebbe valido che l'antico Sabato è abolito, perché Cristo e i suoi apostoli sabbatizzarono nel primo giorno della settimana; ma solo che c'erano due sabati invece di uno. Ma Cristo o i suoi Apostoli potevano alterare costantemente la Legge del Sabato? In tutto il suo ministero, Cristo agì sotto l'incarico del Padre e secondo le restrizioni contenute nella Legge e nei Profeti. Con queste restrizioni, nessuna Legge doveva essere annullata al suo arrivo, eccetto quelle peculiari dell'economia ebraica; come «cibi, e bevande, e diverse abluzioni, e ordinanze carnali, imposte fino al tempo della riforma». Ebr. 9: 10. Per accantonarli, la legge concedeva espressamente al Messia una concessione. Ebr. 10: 9. Ma nel momento stesso in cui tentasse di andare oltre i limiti di quella concessione, distruggerebbe ogni prova del suo essere il Messia promesso e nominato. Perché era attraverso la sua esatta conformità alla legge che le sue pretese venivano stabilite.
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